Nuova Prassi UNI/PdR 171:2024 sulla reportistica per la trasformazione digitale

La digitalizzazione delle imprese italiane sta affrontando una fase di forte spinta grazie alle opportunità offerte dal Piano Transizione 4.0. La strada per la piena attuazione di queste iniziative è però costellata di sfide normative e operative.

Guida alla sistematicità nella reportistica

Una nuova felice collaborazione tra il Polo Tecnologico Alto Adriatico e UNI (Ente di normazione italiano) ha portato all’avvio dei lavori per la definizione di una Nuova prassi di riferimento sull’adeguata e sistematica reportistica degli investimenti in Industria 4.0, il cui iter si è concluso oggi 5 dicembre 2024 con la pubblicazione della UNI/PdR 171:2024.

Il progetto ha coinvolto diversi illustri referenti. Tra questi vi sono i professionisti di Innovation Machine, alcuni dei quali sono anche parte del gruppo di lavoro della Business Unit “Industria 4.0 e Transizione 5.0” del Polo Tecnologico Alto Adriatico (Centro Industria 4.0 certificato dal MiSE, ora MIMIT).

 

Reportistica degli investimenti

La reportistica degli investimenti in ambito Industria 4.0, oltre ad essere un adempimento di legge richiesto dalla Legge 232/16 e successive modifiche, proroghe e integrazioni, è uno dei principali strumenti per monitorare l’andamento degli investimenti.

La Circolare 9/E del 23.07.2021 di Agenzia delle Entrate, ribadisce che i requisiti dei “beni 4.0” devono essere mantenuti per tutto il periodo di fruizione dell’agevolazione e che

“(…) dovrà essere cura dell’impresa beneficiaria documentare, attraverso un’adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti”.

Era necessario però esemplificare delle buone pratiche.

L’indicazione infatti, per quanto importante e già in qualche modo riportata nelle avvertenze di legge, è di tipo qualitativo. Tale sua caratteristica poteva portare a incertezze sulle misure e sulle procedure da implementare, visto che non venivano riportati esempi o indicazioni ulteriori riguardo all’operatività delle attività da svolgere per soddisfare la richiesta esplicitata.

Questo anche in considerazione della trasversalità di Industria 4.0/Transizione 4.0 e il fatto che tutti i settori produttivi ne sono potenzialmente coinvolti con modalità operative estremamente diverse.

Basti pensare ad esempio al caso di un terzista agricolo e a un centro di diagnostica per immagini, entrambi interessati dalla misura.

Obiettivi della Nuova Prassi

L’obiettivo di questa prassi diventa quindi fornire delle linee guida per la predisposizione della reportistica.

Tali linee guida, trasversali a diversi settori di applicazione e redatte a cura di diversi esperti, sono ricche di esempi pratici e di casistiche che possano fungere da riferimento per i vari settori, a beneficio di tutti gli operatori: imprenditori, rivenditori, periti, autorità di verifica; esempi pratici che – vale la pena di ricordare – non sono vincolanti né hanno la pretesa di risultare esaustivi di tutte le casistiche riscontrabili.

Per questo l’intento, calato nel contesto produttivo italiano dove vige un sistema prevalentemente composto da PMI, è di supportare la gestione dei processi di trasformazione tecnologica, connotati da:

  • Complessità normativa: Le aziende spesso incontrano difficoltà nell’interpretazione e applicazione dei requisiti tecnici previsti dalle normative relative agli investimenti in beni 4.0, come l’interconnessione e l’integrazione automatizzata.
  • Mancanza di standardizzazione: La documentazione tecnica e amministrativa richiesta per dimostrare il rispetto dei requisiti tecnologici varia notevolmente da un’azienda all’altra, aumentando il rischio di errori e non conformità durante le verifiche.
  • Monitoraggio continuo: La necessità di mantenere le caratteristiche dei beni agevolati per tutta la durata dei benefici fiscali rappresenta un onere gestionale rilevante, soprattutto per le piccole e medie imprese.

Queste problematiche sottolineano la necessità di qualche riferimento che possa supportare i processi aziendali e offra strumenti concreti per la gestione efficace del rispetto dei requisiti.

Vantaggi per le imprese

La nuova Prassi UNI/PdR 171:2024, visionata preventivamente dal MIMIT come il risultato di un lavoro di squadra tra professionisti del Polo Tecnologico Alto Adriatico, ha affrontato le principali criticità segnalate dalle aziende con l’obiettivo di:

  • Uniformare i processi di reportistica: La prassi introduce linee guida dettagliate per la predisposizione di documenti tecnici e amministrativi, assicurando la conformità ai requisiti normativi.
  • Supportare le imprese nella transizione digitale: La metodologia proposta facilita l’implementazione delle tecnologie abilitanti e l’integrazione nei processi aziendali, migliorando la competitività sul mercato.
  • Ridurre i costi amministrativi: Grazie a un approccio sistematico, le imprese possono ottimizzare le risorse dedicate alla gestione documentale e alle comunicazioni con gli enti di controllo.
  • Facilitare l’accesso agli incentivi fiscali: Procedure chiare e standardizzate garantiscono un iter più fluido per ottenere i benefici del Piano Transizione 4.0.

L’adozione della nuova prassi rappresenta un sostegno per le aziende che intendono sfruttare appieno le opportunità offerte dalla trasformazione digitale:

  • Ottimizzazione dei processi aziendali: La standardizzazione delle attività legate alla conformità normativa permette di ridurre gli errori e migliorare l’efficienza operativa.
  • Maggiore trasparenza e tracciabilità: Un sistema di gestione documentale centralizzato e uniforme facilita la comunicazione con gli stakeholder e aumenta la fiducia nel sistema aziendale.
  • Accesso agevolato agli incentivi: Le aziende che seguono la prassi possono dimostrare con maggiore facilità il rispetto dei requisiti, velocizzando i tempi di fruizione degli incentivi fiscali.
  • Posizionamento competitivo: L’adozione di tecnologie avanzate e una gestione sistematica della compliance permettono alle imprese di posizionarsi in modo più efficace sul mercato globale.

Sinergie messe in campo

Il Polo Tecnologico Alto Adriatico, promotore e redattore della prassi, ha coinvolto un team di professionisti con competenze diversificate per garantire che il documento fosse pragmatico e rispondente alle reali esigenze delle imprese.

Tra questi, come dicevamo in apertura, alcuni soci di Servizi4.0/Innovation Machine Srl, come pure altri colleghi di elevato livello tecnico e comprovata competenza nel settore, hanno fornito un contributo determinante, mettendo a disposizione la loro esperienza diretta nell’ambito della trasformazione digitale e delle tecnologie abilitanti.

Il lavoro di squadra ha permesso di sviluppare una prassi che combina il rigore normativo con un approccio pratico, utile per le imprese di ogni dimensione e settore.

Da parte nostra, in aderenza con la Prassi, abbiamo sviluppato una metodologia di supporto alle aziende per l’Adeguata e Sistematica Reportistica e il Mantenimento Requisiti 4.0, che abbiamo denominato AUDIT 4.0.

Siamo quindi a disposizione per supportare le aziende anche in questo campo.

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Tra i nostri servizi forniamo la consulenza per:

  • Valutazione preventiva degli investimenti per l’applicabilità dell’agevolazione Transizione 4.0 e Transizione 5.0;
  • Interlocuzione tecnica con le società esterne fornitrici dei beni e dei servizi;
  • Definizione di un percorso di sviluppo per creare il corretto ambiente di fabbrica per la fruizione dei benefici aggiuntivi a quelli destinati esclusivamente ai beni strumentali (es. integrazioni software; Formazione);
  • Redazione di Perizia (Asseverata o Giurata);
  • Redazione di Analisi tecnica;
  • Supporto per la redazione della Comunicazione Preventiva al MIMIT
  • Valutazione del mantenimento dei requisiti per beni già periziati (“Audit 4.0”).

 Link alla pagina dei Servizi per Industria 4.0

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