Incentivi settore Automotive

Il Mise ha approvato i decreti che attivano gli sportelli finanziati su Contratti di Sviluppo e Accordi per l’innovazione del settore Automotive (Decreto direttoriale 10 ottobre 2022 del MISE).

In vista dello stop alla vendita delle auto termiche previsto a livello europeo per il 2035, il Governo Draghi ha stanziato complessivamente 8,7 miliardi di euro fino al 2030. Di questi, una parte andrà agli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti, una parte a sostegno della trasformazione tecnologica ed ecologica della catena produttiva nel settore automobilistico.

L’obiettivo di questi interventi agevolativi è quindi la riconversione e lo sviluppo dell’intera filiera automotive italiana. Transizione verde, ricerca e investimenti: sono questi i principi su cui si intende lavorare per dotare il nostro territorio di filiere innovative e sostenibili.

Entrano quindi in operatività i fondi stanziati dal DPCM del 4 Agosto 2022 su proposta del Ministro Giorgetti, tramite la messa a disponibilità di 750 milioni di euro, a copertura sia dei progetti già presentati che delle nuove domande.

Di questi, 525 milioni andranno ai Contratti di sviluppo e i residui 225 milioni agli Accordi per l’innovazione.

 

Incentivi automotive 2022

L’apertura degli sportelli non è contestuale ma segue le seguenti modalità:

  • Dal 13 al 27 ottobre per i progetti già presentati su Contratti di Sviluppo
  • Fino al 27 ottobre per gli Accordi di Innovazione
  • 15 novembre per le nuove domande per i Contratti di Sviluppo in caso di fondi in esubero
  • 29 novembre per le nuove domande per gli Accordi di Innovazione in caso di fondi in esubero

Il soggetto proponente di un programma rispondente alle caratteristiche richieste, oggetto di una domanda già presentata a Invitalia e il cui iter agevolativo risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie, può presentare domanda per l’accesso ai nuovi incentivi. Le domande devono essere presentate secondo le modalità e i modelli indicati nella sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet di Invitalia.

 

Contratti di Sviluppo

I Contratti di sviluppo sono contratti utili a realizzare un programma di sviluppo industriale o per la tutela ambientale che necessiti di uno o più progetti di investimento. Devono servire anche alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra di loro. L’iniziativa può essere di una o più aziende.

Devono riguardare la produzione di:

– nuovi veicoli nonché sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza del veicolo minimizzando le emissioni;

– tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli nonché dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana;

– nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo, propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo;

nuovi sistemi, componenti meccanici elettrici, elettronici e software per sistemi avanzati di assistenza alla guida, la connettività del veicolo, la gestione di dati, l’interazione uomo veicolo e l’infotainment;

– sistemi infrastrutturali per il rifornimento e la ricarica dei veicoli.

 

Accordi per l’Innovazione

Per poter usufruire degli incentivi i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono avere rilevante impatto tecnologico. In grado cioè di incoraggiare percorsi di innovazione finalizzati all’insediamento, alla riconversione e alla riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili.

Il soggetto proponente un progetto di ricerca e sviluppo rispondente alle caratteristiche richieste può presentare una sola domanda di contributo in qualità di soggetto capofila di un progetto congiunto.

Facciamo notare che sui progetti relativi gli Accordi per l’Innovazione, l’ammissione avverrà seguendo una modalità per istruttoria. Si terrà infatti conto di alcuni parametri oggettivi (solidità economico-finanziaria, quota di spese del progetto in sviluppo sperimentale) e non più del solo ordine cronologico di presentazione della domanda.

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  • Valutazione preventiva degli investimenti per l’applicabilità dell’agevolazione;
  • Interlocuzione tecnica con le società esterne fornitrici dei beni e dei servizi;
  • Definizione di un percorso di sviluppo per creare il corretto ambiente di fabbrica per la fruizione dei benefici aggiuntivi a quelli destinati esclusivamente ai beni strumentali (es. integrazioni software; Formazione 4.0);
  • Redazione di Perizia (Asseverata o Giurata);
  • Redazione di Analisi tecnica;
  • Supporto per la redazione della Comunicazione al MISE (per fini statistici) degli investimenti effettuati (dalla Legge 160/19 in poi)
  • Valutazione del mantenimento dei requisiti per beni già periziati (“Audit 4.0”).

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