Agrivoltaico – stanziati 1,7 miliardi dalla Commissione Europea

La Commissione Europea ha dato il via libera allo stanziamento di incentivi per 1,7 miliardi di euro per sostenere la diffusione di impianti agrivoltaici in Italia.

Lo scopo è quello di migliorare la sostenibilità del settore agricolo seguendo gli step previsti dal Green Deal europeo verso l’obiettivo della neutralità climatica. Si prevede che gli impianti agrivoltaici che verranno messi in funzione in Italia grazie al ricorso a questa misura, possano raggiungere una potenza totale di 1,04 GW e una produzione energetica annua di almeno 1.300 GWh.

Lo stanziamento, approvato sulla base del decreto che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha inviato alla Commissione Europea lo scorso maggio, sarà parzialmente finanziato attraverso la misura “Dispositivo per la ripresa e la resilienza” del NextGenerationEU e sarà concesso ai produttori agricoli secondi due forme: sovvenzioni e tariffe incentivanti. Analizziamo nel dettaglio.

 

Investimenti oggetto di finanziamento

Lo stesso decreto definisce cosa si intende per sistema agrivoltaico: si tratta di un sistema complesso composto dalle opere necessarie per lo svolgimento di attività agricole in una data area e da un impianto agrivoltaico avanzato installato su quest’ultima che, attraverso una configurazione spaziale ed opportune scelte tecnologiche, integri attività agricola e produzione elettrica, e che ha lo scopo di valorizzare il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi, garantendo comunque la continuità delle attività agricole proprie dell’area.

Per il bando, l’impianto agrivoltaico oggetto di finanziamento deve adottare contemporaneamente:

  • soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione;
  • sistemi di monitoraggio, sulla base di linee guida adottate dal CREA in collaborazione con il GSE (nel seguito: Linee guida CREA-GSE), che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.

Per l’ammissione all’agevolazione servono:

  • possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;
  • possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
  • rispettare i requisiti di cui all’Allegato 2, lettera a) del decreto;
  • garantire la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;
  • gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;
  • sono conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo” di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, come illustrato nelle regole operative di cui all’articolo 12;
  • possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento, tenuto conto della redditività attesa dall’intervento stesso e della capacità finanziaria ed economica del gruppo societario di appartenenza, ovvero, in alternativa, l’impegno del medesimo istituto a finanziare l’intervento.

 

Spese ammissibili

Le spese agevolabili sono:

  1. realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);
  2. fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
  3. attrezzature per il sistema di monitoraggio previsto dalle Linee Guida CREA-GSE, ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;
  4. connessione alla rete elettrica nazionale;
  5. opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
  6. acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
  7. studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
  8. progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
  9. direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
  10. collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo.

Le spese di cui alle lettere da g) a l) sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.

Non è consentito l’accesso agli incentivi di cui al decreto agli impianti che hanno iniziato i lavori di realizzazione prima di aver presentato istanza di partecipazione alle procedure bandite ai sensi del presente decreto.

Gli interventi si intendono avviati al momento dell’assunzione della prima obbligazione che rende un investimento irreversibile (es: ordine delle attrezzature o avvio dei lavori di costruzione).
L’acquisto di terreni e le opere propedeutiche quali l’ottenimento di permessi e lo svolgimento di studi preliminari di fattibilità non sono da considerarsi come avvio dei lavori.

I progetti devono essere completati entro 18 mesi e comunque non oltre il 31 luglio 2026.

 

Caratteristiche dell’agevolazione

Il Bando concede:

  • un contributo in conto capitale a fondo perduto nella misura massima del 40% dei costi ammissibili per complessivi 1,1 miliardi di euro;
  • una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete per complessivi  560 milioni di euro.

L’accesso agli incentivi avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri e aste, bandite dal GSE nel corso del biennio 2023-2024, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza, eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure precedenti.

Il GSE, a decorrere dalla data di entrata in esercizio commerciale, eroga le tariffe incentivanti secondo le seguenti modalità:

  • per gli impianti di potenza non superiore a 200 kW, il GSE provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica, erogando, sulla produzione netta immessa in rete, la tariffa spettante in forma di tariffa omnicomprensiva. I soggetti titolari possono richiedere, in alternativa, l’applicazione del regime di cui alla lettera b);
  • per gli impianti di potenza superiore a 200 kW, l’energia elettrica prodotta resta nella disponibilità del produttore, che provvede autonomamente alla valorizzazione sul mercato.

Il GSE calcola la differenza tra la tariffa spettante e il prezzo di mercato dell’energia elettrica di riferimento e:

  1. ove tale differenza sia positiva, eroga gli incentivi applicando una tariffa premio, pari alla predetta differenza, sulla produzione netta immessa in rete;
  2. nel caso in cui tale differenza risulti negativa, conguaglia o provvede a richiedere al soggetto titolare gli importi corrispondenti.

Il GSE eroga gli incentivi per un periodo di 20 anni. Il contributo viene erogato a saldo, con la rendicontazione delle spese da comunicare assieme alla comunicazione di entrata in esercizio.

 

Soggetti Beneficiari

I soggetti beneficiari della misura disciplinata dal presente decreto sono, su tutto il territorio italiano:

a) imprenditori agricoli come definiti dall’articolo 2135 del codice civile, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, come definite dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole imprenditori agricoli, ivi comprese le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e associazioni temporanee di imprese agricole;

b) associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto di cui alla lettera a).

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7.000,00.

 

Presentazione della domanda: affidati agli esperti

In attesa del decreto attuativo, in cui verranno rese note le date di apertura dei bandi, vediamo quali sono i criteri di selezione, gli elementi premianti che possono favorire l’aggiudicazione del beneficio e i vantaggi che la consulenza di Innovation Machine può fornire.

 

Criteri di Selezione

Accedono ai meccanismi incentivanti a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW.

Accedono ai meccanismi incentivanti a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive, nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza.

Le istanze di partecipazione alle procedure per l’accesso agli incentivi sono inviate al GSE esclusivamente tramite il sito www.gse.it. Il GSE, nei limiti dei contingenti disponibili, forma una graduatoria che tenga conto del ribasso percentualmente offerto rispetto alla tariffa di riferimento.
L’inserimento in posizione utile nelle graduatorie costituisce impegno al riconoscimento della tariffa spettante e del contributo in conto capitale.

 

Elementi Premianti

Nel caso in cui le istanze di partecipazione, complessivamente considerate, comportino il superamento del contingente messo a disposizione per la singola procedura, il GSE applica, a parità di riduzione offerta, i seguenti ulteriori criteri in ordine di priorità:

  1. maggiore percentuale di energia elettrica autoconsumata per alimentare le utenze dell’impresa
    agricola rispetto alla produzione netta dell’impianto, definita sulla base dei dati di progetto;
  2. anteriorità della data ultima di completamento della domanda di partecipazione alla procedura.

 

La consulenza: è valore, non è un costo

Gli incentivi per progetti in tema energetico, compreso l’agrivoltaico, spesso richiedono la capacità di sapersi divincolare tra procedure complesse, verifiche tecniche e normative specifiche. Il team di professionisti di Innovation machine è in grado di guidare le imprese agricole attraverso l’intero processo:

  • I consulenti di innovazione analizzano esigenze e risorse per realizzare progetti in linea con la visione dell’impresa agricola, capaci di soddisfare i requisiti per ottenere incentivi appena descritti.
  • I nostri esperti in finanza agevolata hanno competenze e professionalità per identificare le soluzioni che massimizzano l’ottenimento degli incentivi disponibili, riducendo il rischio di errori nella presentazione dell’istanza e aumentando la probabilità di successo.

Per contattarci è sufficiente compilare il form sottostante.

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