Fondo ISMEA per l’innovazione in agricoltura

Lo scorso mese di Agosto è stato pubblicato il Decreto contenente i criteri di attuazione del Fondo per l’innovazione in agricoltura. Lo stanziamento, già introdotto dalla Legge di Bilancio 2023, è di complessivamente di 225 milioni di euro per il triennio 2023-2025: 75 milioni di euro annui che serviranno a aumentare la produttività del settore.

Va specificato che un terzo dell’intera somma disponibile sarà destinato alle imprese delle zone alluvionate di Emilia-Romagna, Toscana e Marche per gli eventi di maggio 2023 e così suddiviso: 10 milioni per il 2023, 30 per il 2024 e 35 per il 2025.

Le risorse serviranno ad erogare alle PMI che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura:

  • contributi a fondo perduto,
  • garanzie su prestiti a breve, medio e lungo termine,
  • contributi per l’abbattimento del costo di accesso a tali garanzie.

Investimenti oggetto di finanziamento

Il fondo per l’innovazione in agricoltura ISMEA mira a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.

beni agevolabili devono essere caratterizzati da un elevato livello tecnologico o di automazione, essere nuovi di fabbrica e rientrare in una di queste categorie di seguito dettagliate:

  1. macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura;
  2. veicoli con motorizzazione elettrica non stradali per agricoltura e zootecnia;
  3. macchine ed attrezzature per la zootecnia;
  4. trattrici agricole con motorizzazione Stage V;
  5. investimenti per la pesca e l’acquacoltura.

Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura

Ci si riferisce a macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:

  1. presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;
  2. presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485);
  3. presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica (rif. Circolare MISE 23 maggio 2018, n. 177355);
  4. presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  5. presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;
  6. presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.

Veicoli con motorizzazione elettrica non stradali per agricoltura e zootecnia

Ci si riferisce a tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti:

  1. motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”)
  2. destinazione ad attività agricole o zootecniche.

 

Macchine ed attrezzature per la zootecnia

Ci si riferisce a macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali:

  1. macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
  2. macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime;
  3. sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica. Per tali macchine/ attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:
    1. sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485)
    2. sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.

Trattrici agricole con motorizzazione Stage V

Ci si riferisce a trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:

  1. presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, Display di bordo ISOBUS con funzionalità Task Controller);
  2. presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi (Circolare MISE n. 177355);
  3. presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485).

Investimenti pesca e acquacoltura

ci si riferisce a quegli investimenti i cui costi rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022, collegati ai seguenti interventi:

  1. attrezzature di bordo volte alla riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci;
  2. attrezzi da pesca innovativi e selettivi;
  3. strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;
  4. macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;
  5. macchinari, strumenti e attrezzature volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese dell’acquacoltura sull’utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d’acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l’efficienza energetica e favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

Per essere ammissibili, le spese devono riguardare l’acquisto di beni nuovi di fabbrica.

Caratteristiche dell’agevolazione

Contributo a fondo perduto

Per sostenere gli investimenti tecnologici è concesso un contributo a fondo perduto, erogato in forma diversa in base alla natura dell’impresa. 

Per le PMI agricole o della pesca la percentuale massima del contributo è:

  • fino al 75% delle spese sostenute per investimenti fino a 100.000 euro
  • fino al 65% delle spese sostenute per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro
  • fino al 55% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro
  • fino al 45% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro

Per le PMI Agromeccanica ovvero una PMI Agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’Aber, i massimali salgono al:

  • 100% per investimenti fino a 100.000 euro
  • 90% per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro
  • 80% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro
  • 70% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro

 

Garanzie su prestiti e contributi

Le imprese possono accedere alla garanzia dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare e ai contributi diretti all’abbattimento del costo delle commissioni di garanzia, applicando i massimali di aiuto previsti dalla normativa europea di riferimento qui sotto dettagliati

a) per le PMI Agricole, operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ovvero nel settore della trasformazione o della commercializzazione di prodotti agricoli, gli aiuti sono concessi nel rispetto delle condizioni e dei massimali previsti rispettivamente dagli articoli 14 e 17 del Regolamento ABER, che stabiliscono un’intensità massima di aiuto pari al 65% dei costi ammissibili, elevabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori;

b) per le PMI della Pesca, operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura ovvero nel settore della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, gli aiuti sono concessi nel rispetto delle condizioni e dei massimali previsti dagli articoli 27, 28, 30 paragrafo 2 lettere d) o e), 33 o 46 del Regolamento FIBER, che stabiliscono un’intensità massima di aiuto pari al 50% dei costi ammissibili;

c) per le PMI Agricole che svolgono un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione delle disposizioni normative richiamate alla lettera a) del presente comma e per le PMI Agromeccaniche, gli aiuti sono concessi entro i limiti previsti dal Regolamento de minimis.

 

Soggetti beneficiari

Possono fare domanda di contributo le PMI singole o associate, classificate come imprese agricole, ittiche o agromeccaniche, con sede operativa nel territorio nazionale, che risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda e che effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro. Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro.

Presentazione della domanda: affidati agli esperti

Le agevolazioni sono concesse attraverso una procedura sportello, in ordine cronologico di presentazione. La presentazione della domanda deve avvenire su un sportello telematico dedicato, a partire dalle ore 12.00 del giorno 15 novembre 2023.

Lo sportello telematico rimane aperto nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 18.00 ad eccezione del primo giorno di apertura (dalle ore 12.00 alle ore 18.00). 

Gli aiuti potranno essere cumulati con qualsiasi altro aiuto di Stato in relazione agli stessi investimenti, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto che per questo bando è del 95%.

Gli investimenti non potranno essere effettuati prima della data di presentazione della domanda e dovranno essere conclusi entro una finestra temporale abbastanza ristretta.

Il team di Innovation Machine unisce competenze in strategie di innovazione, conoscenza del settore agricolo e esperienza in finanza agevolata. Ricorrere a una consulenza professionale può fare la differenza sulle possibilità di successo di una richiesta di contributo, assicurando una gestione ottimale degli investimenti e delle azioni successive alla concessione.

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