Il Decreto Agosto, all’art. 110, ha proposto per l’anno 2020 la rivalutazione generale dei beni d’impresa e delle partecipazioni.
La Legge 178/2020 ha rinnovato per il 2021 questa opportunità per effettuare un allargamento delle fattispecie potenzialmente oggetto di rivalutazione; nello specifico, disponendo che le norme in oggetto “si applicano anche all’avviamento e alle altre attività immateriali risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2019”, diventano oggetto di riallineamento fiscale qualsiasi tipologia di immobilizzazioni immateriali iscritte in bilancio.
La nuova rivalutazione prevista dalla legge vuole aiutare le società a patrimonializzarsi, a costi molto contenuti, attraverso questo strumento.
Le società di capitali e gli enti commerciali residenti nel territorio dello Stato che non adottano i principi contabili internazionali, anche in deroga all’articolo 2426 del Codice civile e delle altre disposizioni vigenti in materia, possono rivalutare i seguenti beni e partecipazioni, purché iscritti nel bilancio in corso alla data del 31 dicembre 2019:
- terreni;
- fabbricati;
- impianti;
- macchinari;
- attrezzature;
- marchi;
- brevetti;
- partecipazioni in società controllate, iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie;
- partecipazioni in società collegate, iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie.
Sono esclusi gli immobili “merce” al cui scambio e produzione è destinata l’attività dell’impresa.
La rivalutazione è applicabile anche ai beni completamente ammortizzati e alle immobilizzazioni in corso.
La rivalutazione dei beni d’impresa 2020 è stata decisamente potenziata dal Decreto Agosto che ha introdotto la possibilità di rivalutare i beni di impresa e le partecipazioni versando solamente il 3% del maggior valore rivalutato .
Può inoltre essere effettuato l’affrancamento versando un’imposta sostitutiva del 10%.
La convenienza è ulteriormente data dalla possibilità di ammortizzare i nuovi valori già nella dichiarazione dei redditi 2022 per l’esercizio 2021. Il costo della rivalutazione può essere rateizzato in 3 anni.
Il Polo Tecnologico Alto Adriatico, con cui collaboriamo, organizza un seminario per illustrare le possibilità e l’operatività necessaria per accedere a questa opportunità.
Per gli ingegneri iscritti all’Ordine di Pordenone e per i commercialisti c’è la possibilità di vedersi riconosciuti i crediti formativi CFP.
Link alla pagina del seminario organizzato dal Polo Tecnologico Alto Adriatico
Tra i nostri servizi forniamo la consulenza per lo sviluppo di progetti di digitalizzazione e innovazione, compresa la rivalutazione dei beni aziendali insieme con il Polo Tecnologico Alto Adriatico, oltre che una serie di attività funzionali all’ottenimento delle agevolazioni previste dal piano Transizione 4.0
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