L’appuntamento “Errori 4.0” continua con l’8# degli errori che spesso si sentono in tema 4.0.
Per fruire delle agevolazioni tutte le macchine dell’azienda devono essere 4.0
Investire in un bene 4.0, per esempio una macchina utensile, un sistema di sensoristica per la verifica della qualità dei prodotti realizzati, un software MES, significa investire nell’innovazione del proprio processo produttivo.
L’innovazione può procedere in maniera dirompente o in maniera incrementale.
Cambiare totalmente e in un’unica soluzione il proprio processo produttivo, può essere raccomandabile in termini di omogeneizzazione dell’approccio ma potrebbe risultare decisamente rischioso in termini di operatività.
Un approccio incrementale espone a una gestione eterogenea del processo ma dà la possibilità di sperimentare su piccola scala quello che potrebbe poi essere ampliato ad altre sezioni del nostro processo produttivo fino a includerlo nella sua totalità.
Questa seconda strada è quella che il piano nazionale industria 4.0, ora transizione 4.0, consente, dando così la possibilità alle aziende di investire anche su singoli macchinari o singoli software senza obbligarle a dover rivoluzionare in un’unica soluzione, per così dire, il proprio processo produttivo, operazione ragionevolmente auspicabile ma potenzialmente estremamente rischiosa.
Perché Errore 4.0?
Perché la legge, per consentire l’accesso alle agevolazioni del caso, si focalizza sui requisiti dei beni oggetto di investimento e su come questi vengono inseriti nel processo produttivo, consentendo quindi di concentrarsi sui singoli beni.
È chiaro tuttavia che introdurre una nuova macchina utensile 4.0 che scambi dati e informazioni col sistema informativo aziendale richiederà un’innovazione di questo ultimo e dell’assetto produttivo che alla fine probabilmente si rifletterà in due modalità diverse di gestione: una per il bene 4.0, un’altra per tutti i beni che non sono 4.0, generando così una certa eterogeneità di gestione di parte del processo produttivo, che potrà essere più o meno accentuata a seconda delle aziende e dei vari casi.
La riduzione di questa eterogeneità in presenza di un’evidenza dei vantaggi dell’implementazione del paradigma 4.0 potrà fungere da stimolo all’estensione dell’Innovazione anche ad ulteriori settori aziendali per sfruttare appieno le potenzialità e le opportunità rese disponibili sia dalle nuove tecnologie che dalle agevolazioni fiscali a queste correlate.
Da parte nostra mettiamo a disposizione la nostra esperienza e le nostre competenze in questo campo per aiutare le aziende a migliorare la propria competitività e massimizzare la resa fiscale dei propri investimenti nell’innovazione dei propri processi produttivi.
Tra i nostri servizi forniamo la consulenza per:
- Valutazione preventiva degli investimenti per l’applicabilità dell’agevolazione;
- Interlocuzione tecnica con le società esterne fornitrici dei beni e dei servizi;
- Definizione di un percorso di sviluppo per creare il corretto ambiente di fabbrica per la fruizione dei benefici aggiuntivi a quelli destinati esclusivamente ai beni strumentali (es. integrazioni software; Formazione 4.0);
- Redazione di Perizia (Asseverata o Giurata);
- Redazione di Analisi tecnica;
- Supporto per la redazione della Comunicazione al MISE (per fini statistici) degli investimenti effettuati (dalla Legge 160/19 in poi)
- Valutazione del mantenimento dei requisiti per beni già periziati (“Audit 4.0”).
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