In uscita il nuovo Bando Parco Agrisolare

Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha messo a punto un nuovo decreto per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli, finanziata dal PNRR per un miliardo di euro. Attualmente il testo è al vaglio della Commissione Europea: rispetto al bando precedente, che ha lasciato i 2/3 delle risorse economiche inutilizzate, questo bando avrà delle caratteristiche più attrattive aumentando le soglie di potenza installabili e i limiti di spesa.

 

Investimenti oggetto di finanziamento

Il decreto prevede l’incentivazione dei pannelli fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1 MWp, su tetti e coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale.

Oltre all’installazione dei pannelli, saranno incentivabili gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, eseguiti contestualmente, come la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, l’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).
 
Nell’ambito degli interventi di installazione dei pannelli fotovoltaici, saranno ammesse le spese per l’acquisto e la posa dei moduli fotovoltaici, la realizzazione di sistemi di accumulo e i costi di connessione alla rete.
 
Il limite di spesa ammissibile sarà pari a 1500 euro/kWp e potrà essere incrementato fino ad ulteriori 1000 euro kWp se contestualmente ai pannelli vengono installati anche sistemi di accumulo. Ad ogni modo, la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo sarà pari a 100mila euro (50mila nel primo bando).
 
In caso di installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, sarà ammessa una ulteriore spesa fino a 30mila euro.
 
Per gli interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto, saranno incentivabili le spese per la demolizione e ricostruzione delle coperture.
 
In tutti i casi, saranno considerate ammissibili le spese per la progettazione, l’asseverazione degli interventi e la presentazione delle istanze.
 
Tra le spese non ammissibili spiccano quelle per l’acquisto di beni usati o in leasing, l’acquisto di sistemi di accumulo destinati ad impianti fotovoltaici già esistenti, i lavori in economia e i pagamenti a soggetti privi di Partita Iva.

 

Caratteristiche dell’agevolazione

Per le imprese di produzione agricola primaria, l’agevolazione è un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese agevolabili.

Per le imprese attive nella trasformazione di prodotti agricoli l’agevolazione è un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese agevolabili.

Per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, e per le imprese di produzione agricola primaria per la realizzazione di nuovi impianti (attività principale) oltre l’autoconsumo l’agevolazione concessa è un contributo a fondo perduto pari al 30%, aumentato fino a:

 

  • 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese;
  • 10 punti percentuali per gli aiuti concessi alle medie imprese;
  • 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone assistite che soddisfano le condizioni di cui all’art. 107, par. 3, lett. a) del Trattato.

 

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del contributo PMI – Grandi Imprese – Reti / Aggregazioni – Consorzi ubicati in tutta Italia che sono:

  • imprenditori agricoli
  • imprese agroindustriali
  • Cooperative agricole e loro consorzi che utilizzano prevalentemente prodotti dei soci, ovvero forniscono prevalentemente ai soci beni e servizi diretti alla cura ed allo sviluppo del ciclo biologico;
  • I soggetti di cui sopra costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo: associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

Gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico (elettrico e termico) dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica e termica dell’azienda agricola, compreso quello familiare, aumentato del 5% (calcolo mediante PVGIS).  Per le attività di trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli non esiste tale vincolo.

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad € 7.000.

 

Presentazione della domanda: affidati agli esperti

In attesa dell’imminente definizione dei tempi e delle modalità di presentazione della domanda, suggeriamo alle imprese interessate di avvalersi fin da subito di una società di consulenza specializzata. Innovation Machine/Servizi 4.0 è a disposizione con un pull di esperti le cui consulenze sono orientate a avvantaggiare economicamente e operativamente le imprese che sono intenzionate a fare richiesta di contributo.

Va ricordato infatti che vi sono una serie di formalità, legate alla presentazione della domanda, alla quale l’azienda non può provvedere autonomamente. Ne è un esempio la relazione tecnica asseverata da parte di un professionista abilitato che deve contenere:

  • descrizione del sito e dei lavori oggetto dell’istanza di contributo;
  • stima preliminare dei costi e dei lavori, distinti per tipologie di intervento;
  • cronoprogramma delle attività tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione di ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, dal momento della concessione del contributo sino alla conclusione dei lavori nel rispetto delle tempistiche previste dal PNRR;
  • descrizione dei lavori, che deve contenere le specifiche tecniche dei materiali utilizzati per ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, nel rispetto del principio “non arrecare un danno significativo”;
  • visura del catasto fabbricati;
  • documentazione atta all’identificazione del fabbricato;
  • dossier fotografico ante operam per documentare lo stato dei luoghi e eventuali coperture in amianto alla data di presentazione della domanda.

 

Oltre alla redazione della domanda di contributo e della relazione tecnica appena descritta, i nostri specialisti possono contribuire a:

  • lo svolgimento dei lavori e delle operazioni di collaudo e rendicontazione, che devono concludersi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei beneficiari;
  • presentazione di domande multiple, nel limite massimo complessivo di 1 milione di spese ammissibili totali.
  • verifica che gli interventi eseguiti non comportino un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e siano conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo”.
  • richiesta di un’anticipazione fino al 30% previa presentazione di idonea garanzia.

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Tra i nostri servizi forniamo la consulenza per:

  • Valutazione preventiva degli investimenti per l’applicabilità dell’agevolazione;
  • Interlocuzione tecnica con le società esterne fornitrici dei beni e dei servizi;
  • Definizione di un percorso di sviluppo per creare il corretto ambiente di fabbrica per la fruizione dei benefici aggiuntivi a quelli destinati esclusivamente ai beni strumentali (es. integrazioni software; Formazione 4.0);
  • Redazione di Perizia (Asseverata o Giurata);
  • Redazione di Analisi tecnica;
  • Supporto per la redazione della Comunicazione al MISE (per fini statistici) degli investimenti effettuati (dalla Legge 160/19 in poi)
  • Valutazione del mantenimento dei requisiti per beni già periziati (“Audit 4.0”).

 Link alla pagina dei Servizi per Industria 4.0

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